Ecobonus 2024
Ecobonus 2024: cosa rientra e come funziona?
Cosa rientra nell’ecobonus 2024 e come funziona?
- Ecobonus 2024: cos’è?
- Ecobonus 2024: obiettivo
- Ecobonus 2024: chi può richiederlo?
- Ecobonus aliquote Ecobonus 50%
- Ecobonus 65% Ecobonus 2024:
- l’iva degli interventi Ecobonus 2024: cessione del credito e sconto in fattura Visto di conformità ecobonus 2024
Ecobonus 2024: cos’è?
Ecobonus 2024: obiettivo
Ecobonus 2024: chi può richiederlo?
Ecobonus aliquote
Ecobonus 50%
Ecobonus 65%
- acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;
- interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione realizzato;
- interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore; acquisto,
- installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento; interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti;
- interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti); installazione di impianto pannelli solare termico per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università; building automation.
Ecobonus 2024: l’iva degli interventi
Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate per la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sono soggette all’imposta sul valore aggiunto (IVA) secondo le aliquote stabilite per gli interventi di recupero del patrimonio immobiliare.
Nello specifico: per le prestazioni di servizi legate a interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, effettuati su immobili residenziali, è previsto un regime agevolato con l’applicazione di un’IVA ridotta al 10%; per le cessioni di beni, l’aliquota ridotta si applica soltanto quando la relativa fornitura avviene nell’ambito del contratto di appalto.
Tuttavia, se l’appaltatore fornisce “beni di valore significativo”, l’aliquota ridotta si applica a tali beni solo fino a concorrenza del valore della prestazione (considerato al netto del valore dei beni stessi).
Ecobonus 2024: cessione del credito e sconto in fattura
L’ecobonus 2024 fornisce la possibilità di utilizzare della cessione del credito o dello sconto in fattura in alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi. Queste opzioni si applicano a vari tipi di lavori, tra cui: il recupero del patrimonio edilizio, la riqualificazione energetica, le misure antisismiche e il recupero o il restauro delle facciate degli edifici esistenti.
Ricordiamo che è possibile utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura se entro il 16 febbraio 2023 risultino effettuate le seguenti opzioni: stipulato un contratto di appalto; accettazione di un preventivo; pagamento di un acconto tramite bonifico bancario.
Nel caso in cui l’acconto tramite bonifico bancario sia stato versato dopo il 16 febbraio 2023, occorrerà che il committente e il fornitore sottoscrivano un’autocertificazione sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui si attesti che l’inizio dei lavori o che l’accordo vincolante tra committente e fornitore sia avvenuto prima del 16 febbraio 2023.
Una volta verificata l’idoneità per la cessione del credito o dello sconto in fattura, è necessario effettuare la comunicazione delle opzioni per interventi edilizi all’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo che tale comunicazione doveva essere effettuata entro il 31 marzo scorso, per riuscire ad utilizzare la cessione dei crediti a terzi o per l’applicazione dello sconto in fattura, in riferimento alle spese sostenute nel corso del 2022. Tuttavia, se la comunicazione non è stata ancora effettuata, era possibile ricorrere all’istituto della remissione in bonis, versando una sanzione di 250 euro entro la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2022 (2 ottobre 2023 per il modello 730/2023 e 30 novembre 2023 per il modello Redditi 2023). Mentre, per le spese sostenute nel 2023, invece, la comunicazione potrà essere inviata entro il 16 marzo 2024.
Visto di conformità ecobonus 2024
Ricordiamo che per avvalersi della facoltà di utilizzare l’art. 121 – sconto in fattura e cessione del credito – del dl 34/2020 (decreto rilancio), è necessario inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate con il visto di conformità e acquisire l’asseverazione della congruità delle spese così come previsto all’interno dell’art. 121 comma 1-ter.
Ma cos’è il visto di conformità? Il visto di conformità è un documento compilato da un professionista abilitato, allo scopo di verificare che tutte le dichiarazioni per ottenere gli incentivi fiscali siano regolari. L’asseverazione edilizia è un documento che riguarda gli aspetti puramente tecnici.
Una figura professionale (geometra, ingegnere, architetto) rilascia l’asseverazione in cui, sotto la propria responsabilità, attesta: l’effettiva presenza dei presupposti tecnici per avere accesso alle detrazioni; la correttezza del preventivo circa la spesa da sostenere.
Per poter usufruire dei bonus edilizi, è essenziale che sia in regola tanto l’asseverazione quanto il visto di conformità. Si ricorda che il visto di conformità deve essere richiesto dal contribuente, il quale attesta la presenza effettiva dei presupposti che conferiscono il diritto all’accesso alla detrazione. Al fine di non perdere tale agevolazione e per gestire correttamente l’intero processo burocratico che consente di accedere all’ecobonus nel 2024, ti consigliamo l ‘utilizzo di appositi software che in genere hanno un periodo gratuito di prova.